lunedì 18 giugno 2007

RomaPride 2007 - Orgoglio nazionale

Trecento mila persone, dunque. Per i cattolici, un milione e mezzo.
Comunque lo vediate, provate a immaginare quante bandiere hanno sventolato. Una? Mille? Centomila? Non so. Di sicuro, c'era UNA SOLA BANDIERA ITALIANA. La mia.
L'unico ad aver deciso di non scoraggiarsi, di credere ancora che l'Italia può essere migliore, può essere aiutata ad uscire medioevo in cui i politici ci stanno buttando a capofitto. Ieri, davanti a tantissime persone, ho sbandierato il mio orgoglio gay e il mio orgoglio nazionale. Fiero di essere Italiano. Fiero di essere gay.
Alcuni mi dicono che tanto nazionalismo, insieme a tanta voglia di famiglia, puzza. A me puzza lasciarsi andare e buttare la propria patria nel cesso. Come, tra parentesi, sarebbe anche giusto fare.
Però io non ci sto e dico: Viva gli italiani: eterosessuali, gay, lesbiche e trans. Viva L'Italia intera, con tutti gli italiani onesti. Muoiano, invece, i suoi pregiudizi. E con essi, muoiano tutti quelli che li promuovono e se ne nutrono. Come sanguisughe e vampiri, che appestano l'aria, infestano le esistenze e invidiano la vita degli altri.

Nessun commento: