lunedì 18 giugno 2007

RomaPride 2007 - Quanti eravamo

Un milione. Una volta era un'unità di misura precisa. Mille volte mille. Cento miriadi. Oggi, in Italia, significa "Il numero dei partecipanti al Family Day".
E allora, per alcuni Italiani, sia chiaro che al Pride eravamo un milione e mezzo! Le cifre della questura parlano chiaro: 200mila al Family Day. 300mila al Pride di Roma.
In più si aggiunga che per questo Pride non sono stati stampati 10 milioni di volantini, nè affissi 150mila manifesti in tutta Italia. Non siamo andati nelle scuole o nelle parocchie a portare i ragazzi in gita a Roma. Soprattutto, noi non abbiamo invitato 2000 autorità politiche, e non c'erano sedie d'onore per nessuno. C'erano solo pochi ministri, e una Pollastrini che si è vergognata (giustamente) di comparire in pubblico. Qualche deputato, solito noto.
C'erano, invece trecentomilapersone, arrivate a Roma con i propri corpi, le loro storie, la loro dignità e voglia di famiglia. E se c'è stata provocazione, quanto poca cosa è rispetto alle discriminazioni che tutte queste persone hanno subito nella loro vita? Chi è ormai abituato, prima di lamentarsi per qualche culo al vento, dovrebbe farsi un esame di coscienza ed avere un po' di umiltà. Forse, la nostra fierezza che esibiamo una volta all'anno, dà fastidio proprio alle persone che non sanno essere umili.

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