domenica 20 maggio 2007

La costituzione e la legge - 1/2

La costituzione è bellissima. Esprime solo i pincipi, le linee guida della legge. E' l'unico testo di legge che parla al cuore dei cittadini e per questo tutte le minoranze dovrebbero conoscerla benissimo.
E perciò, questo è il link della costituzione italiana dal sito del Quirinale.
E così potete scaricarvela in pdf.
Non è necessario leggerla proprio tutta. Della costituzione, devono essere conosciuti gli articoli 2 e 3 che garantiscono il riconoscimento dei diritti inviolabili e la pari dignità di tutti i cittadini e delle formazioni sociali che decide di costituire. E poi c'è l'articolo 29, di cui abbiamo già discusso, il quale conferma l'obbligo per la repubblica di riconoscere le formazioni familiari che nascono nella società.

E la legge cosa dice? Il codice civile affronta il tema del matrimonio nel titolo VIII (intitoato "Della celebrazione del matrimonio") , gli atricoli vanno dal 50 al 94 - d.P.R. n. 396/2000.
Leggetela da questo sito ufficiale del Ministero di Grazie e Giustiza.
Non esiste una famiglia di stato, ovvero lo stato non definisce mai cosa sia una famiglia o chi debba costituirla. Questo non avviene né nella costituzione, che parla esclusivamente di coniugi, né nella legge.
Per essere precisi, nella legge la parola coniuge/coniugi appare 21 volte. Solo 3 volte si parla di marito e moglie. In particolare, nell'atto del matrionio, l'ultimo punto recita:
"la dichiarazione degli sposi di volersi prendere rispettivamente in marito e in moglie"
Ma questo può bastare, secondo voi, per dire che il matrionio è definito come una unione tra uomo e donna? E' evidente che in questi punti l'espressione "marito e moglie" non deriva nè definisce la natura giuridica di questa istituzione. Si tratta di una interpretazione, da parte del legislatore, un tempo ovvia. Ma oggi persevera in contraddizione allo spirito della costituzione.
Basta cambiare in questi tre punti le parole marito e moglie con la parola coniugi. Punto.

Nessun commento: