lunedì 21 maggio 2007

Tanti pensano che in Italia sarà impossibile ottenere i diritti civili per gli omosessuali. Tanti dicono che la colpa è del Papa, come se le leggi le facesse lui. Ci sono troppi gay e lesbiche scoraggiati, in Italia.
A chi dice così, io rispondo tre cose:
- leggete la costituzione, e studiate la legge. Uscite dagli incubi in cui vivete: i miraggi mediatici crollano davanti alla concretezza dell'informazione.
- dopo aver letto la legge e la costituzione, avrete saputo con i vostri stessi occhi, quanto siamo vicini ai matrimoni gay
- allora capite cosa stanno facendo i politici. Ci stanno ammazzando il morale, per renderci inerti e incapaci di fare quell'ultimo passo.
E vero: viviamo in una gabbia. Ma non ci si accorge che è aperta! E' una gabbia mediatica prima ancora che sociale o giuridica. La legge consacra la nostra libertà e i nostri diritti.
Quasi tutti i politici (anche la sinistra) ci disprezzano e ci biasimano: dicono che siamo malati e pedofili. Le nostre famiglie classificate sotto la serie B, le guerre e le carestie africane sono preferibili ai nostri amori: deboli e deviati e socialmente insignificanti.


Ora, ragionate con me: chi, sentendosi quotidianamente intitolare in questo modo, non si deprime? Chi è così forte da non lasciarsi andare?
Siamo sotto l'effetto di un miraggio malevolo, di una allucinazione perversa creata dal bullismo mediatico dei nostri politici.
Sono anni che gay e lesbiche combattono per ottenere la piena cittadinanza: siamo atleti, maratoneti dei diritti civili, siamo ad un passo dal traguardo… e ora ci fermiamo? Diventiamo incapaci di raggiungere l'obiettivo solo perché qualcuno dal pubblico ci fischia e ci denigra?
No. Non è così che funziona. Comportandoci in questo modo, ci si pone come merce di scambio e di contrattazione politica. Siamo milioni in Italia, ma non valiamo più di qualche poltrona.

E allora tiriamo su il nostro morale. Viviamo con libertà i nostri amori e le nostre vite. Issiamo la nostra dignità sul suolo della nostra patria.
La costituzione è dalla nostra parte. La legge non ci vieta di sposarci.
Andiamo avanti. Andiamo tutti a chiedere le pubblicazioni in comune! Non è reato. Anzi. E' previsto dalla legge!


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